Ricordo gli appuntamenti con la musica classica che allieteranno i prossimi giorni dell’estate comasca.
Como 10 agosto 2013 – h. 21 Nell’ambito di Como Live 100 e 20, sabato 10 agosto 2013 alle 21, allo spazio San Donnino in via Diaz 84 (in caso di maltempo il concerto avrà luogo all’interno della Pinacoteca) il Quintetto Orchestra Giovanile A. Vivaldi presenterà un repertorio di brani di musica classica. La rassegna Boston-Como, in collaborazione con il palio del Baradello proporrà invece, nella suggestiva cornice del Broletto, un concerto di arpe celtiche. Sempre alle 21 di sabato 10 agosto. Cernobbio 11 e 13 agosto 2013 – h 21.30 A Cernobbio il festival estivo (programma completo al sito http://www.festivaldicernobbio.eu/), dopo il travolgente concerto di Fatoumata Diawara, proseguirà domenica 11 agosto con un concerto in cui si assisterà allo stimolante confronto tra le quattro stagioni di Vivaldi e Las quatro estaciones porteñas composte da Astor Piazzolla, un dialogo pieno di suggestione e ormai classico nel repertorio musicale, che questa volta vedrà alla prova Julia Pusker e la Budapest Strings Chamber Orchestra. Attendo con ansia le emozioni discordanti e il solito brivido suscitati dalla classicità elegante del largo dell’Inverno e dallo struggimento dell’Invierno porteño. All’interno di un CD dedicato alle "otto stagioni" e realizzato dai Cameristi della Scala in occasione di un concerto del 2007 (Antonio Vivaldi e Astor Piazzolla “Le otto Stagioni” – Cameristi della Scala, Francesco Manara violino - http://www.youtube.com/user/cameristidellascala), ho trovato un commento critico di Gianluca Scandola che mi sembra interessante riproporre a corollario di questo programma che mi piace così tanto: “Può sembrare singolare l’accostamento di due composizioni che sono separate nel tempo da due secoli e mezzo di distanza e sono caratterizzate da stili diversi e da retroterra culturali talmente differenti da poter parlare di due mondi opposti. Persino i climi descritti dalle quattro Stagioni di Vivaldi e dalle omonime composizioni di Astor Piazzolla sono quelli di due continenti posti agli antipodi: l’estate dell’argentino Piazzolla è l’inverno per il veneziano Vivaldi, e viceversa. Eppure, proprio nella diversità si trova il fascino di un parallelismo che indica richiami ed echi, anche per contrasto: il susseguirsi delle stagioni nei due emisferi collega mondi, epoche e sensibilità diverse ma di matrice similmente popolare. Pubblicati nel 1725 nella raccolta “Il cimento dell’Armonia e dell’Invenzione”, i quattro concerti di Vivaldi sono considerati fra le pagine più significative di musica a programma e hanno sempre goduto di un ampio favore di pubblico. Scritti nel consueto stile di concerto, che alterna, sempre con grande libertà inventiva, ritornelli orchestrali a episodi solistici, le Stagioni di Vivaldi superano la visione arcadica della natura per descriverne anche gli aspetti più inquietanti ed ostili. Specialmente dove essa scopre un volto meno benigno, la fantasia del compositore trova spazio liberandosi dal più rigido schema concertistico e piegandolo alle esigenze di rappresentazione della natura Las cuatro Estaciones porteñas vengono scritte dal 1964 al 1970; originariamente composte da Piazzolla per il suo Quintetto, nel quale egli stesso suonava il bandoneon, sono dedicate al porto di Buenos Aires, da cui l’aggettivo porteñas, e uniscono elementi diversi come il tango, la musica colta europea e molti ritmi jazz. In ogni Stagione Piazzolla cita fedelmente alcuni frammenti melodici o ritmici di ciascuna corrispondente e speculare Stagione vivaldiana, e li trasforma fino a renderli quasi irriconoscibili, spesso trattandoli come contrappunto alle melodie del violino. Se Vivaldi si ispira molto fedelmente alla natura e ai cambiamenti che questa subisce al mutare delle stagioni, Piazzolla invece sembra descrivere la varietà delle emozioni umane, in un clima che non conosce i rigidi freddi europei, dove l’aria è costantemente densa e pregna di sensualità e la musica è attraversata dal più ampio spettro degli stati d’animo: da una calma dolce o piena di dolore alla violenza della passione.” Un’ultima notazione, letteraria, il consiglio di una lettura veloce per un pomeriggio di tranquillità, l’eccellente “Stabat mater” di Tiziano Scarpa, che tratteggia il ritratto di un Vivaldi diverso. Martedì 13 sarà la volta di Davide Alogna e del suo violino, accompagnato dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal maestro Sergio Vecerina. In programma brani di Beethoven e Mozart Domenica 11 agosto 2013 Villa Erba di Cernobbio, h. 21:30 JULIA PUSKER e BUDAPEST STRINGS CHAMBER ORCHESTRA LE OTTO STAGIONI Programma: Antonio Vivaldi - Le Quattro Stagioni Astor Piazzolla - Le Quattro Stagioni Martedì 13 agosto 2013 Villa Erba di Cernobbio, h. 21:30 DAVIDE ALOGNA e ORCHESTRA FILARMONICA ITALIANA Direttore Sergio Vecerina Programma: L.V. Beethoven - Sinfonia in La maggiore op. 92 L. V. Beethoven - Romanza per violino e orchestra op. 40 n°1 in Fa maggiore W.A. Mozart - Concerto per violino e orchestra n°5 KV219 in La maggiore Le serate a Cernobbio saranno aperte come di consueto dall’esibizione di giovani musicisti selezionati dall’Accademia Giuditta Pasta Parco di Villa Erba - Padiglione Centrale del Polo espositivo INGRESSO LIBERO
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